Il mio personale Omaggio alla "venezianità"

IO SONO LI' un film di Andrea Segre 2011

Forse perchè sono cinque anni che manco da Venezia, rivedere la
laguna e risentire il mio dialetto mi ha fatto molta tenerezza, ma credo che anche agli "altri" questo film possa piacere e provare quella dolcezza che la semplicità della gente di Chioggia, dei pescatori, di chi insomma vive sempre con l'acqua, nell'acqua, di acqua, porta con sè. Quando iniziai a vivere a Venezia nel lontano 1993 notai subito nelle persone di questa città-isola una sorta di dolcezza e semplicità che noi gente di terraferma non avevamo. "E' l'acqua" mi sono subito detta "quest'elemento naturale che domina la vita del veneziano, che gli ha insegnato da subito che deve fare i conti con la natura, che è lei la grande padrona del suo mondo, la laguna. Ma l'acqua gli ha fatto anche da grande maestra." Il veneziano si è adattato all'acqua, è dalla dolcezza e dalla tranquillità dell'acqua lagunare che ha imparato ad essere dolce. I veneziani sono stati nei secoli grandi diplomatici, commercianti, navigatori, esploratori, tutte professioni che richiedono una sorta di "trasformismo", "ubiquità", "adattabilità", "mobilità" le qualità insomma dell'acqua. E poi l'acqua da sempre è simbolo femminile, sia quando è cheta, come l'acqua di laguna, sia quando è infuriata e s'infrange sui muraglioni del Lido, sia quando è acqua di marea e al ritmo delle fasi lunari sale e s'abbassa.
Nel film gli amici di sempre s'ingelosiscono all'inaspettata felicità di uno di loro e passano all'attacco armati d'invidia. Proprio come la natura della laguna con una mano dà prodiga e con l'altra toglie inclemente.

Fine 2

Commenti

Post più popolari