saving mr banks di john lee hankock (2013)
Mary
Poppins a very Australian lady
E’ un
dato di fatto che molti di noi sono rimasti offuscati dalla fama del film di
Walt Disney del 1964 con la bellissima Julie Andrews, e da allora abbiamo
attribuito a Disney “la paternità” del personaggio Mary Poppins. In realtà la nanny
più famosa del mondo è il prodotto della fantasia e della penna di una signora
inglese di origine australiana. Il film Saving Mr Banks riporta un pò di
giustizia a Pamela L. Travers, la misteriosa autrice della saga di Mary
Poppins, raccontata in sei libri, nell’arco di sei decadi, a partire dal 1934.
Donna riservata, amava ammantarsi di mistero e tenne a lungo nascoste le sue
origini e la fanciullezza in Australia. Nata Helen Lyndon Goff a Marybourough
nel Queensland nel lontano 1899, il 9 agosto, si trasferì in Inghilterra a 24
anni, dopo aver tentato
la fortuna come attrice di teatro shakespeariano con un certo successo. A
Londra invece si diede alla poesia e frequentò il poeta irlandese Yeats.
Diventando Pamela L. Travers assunse su di sé l’identità paterna. Travers, infatti,
è il nome di battesimo del suo amatissimo padre a cui ella attribuì origini
irlandesi e altri attributi lusinghieri, dotato di un animo poetico, decantava
spesso in famiglia i versi dei grandi poeti irlandesi. In realtà era di Londra,
infelicemente impiegato in banca come direttore, morì appena quarantenne a
causa del suo alcolismo. La madre invece era di una benestante famiglia di
origine scozzese, il fratello fu Premier dello Stato del Queensland. Il giovane
Travers ebbe un rapporto particolare con la piccola Helen, la maggiore delle
sue figlie, anche lei sognatrice dalla ricca fantasia. Morì quando Helen era
appena una bambina di sette anni e la sua morte prematura segnò il destino di
Helen prima e Pamela Travers poi. Emma Thompson, che interpreta in modo
strepitoso P.L. Travers in Saving mr Banks , ha fatto ricerche documentandosi
anche sui suoi scritti, la definisce una donna triste: “Ha scritto un saggio
sulla tristezza davvero buono perché lei era infatti una donna molto
triste….penso abbia passato la sua intera esistenza in una tristezza
inconsolabile.” Sicuramente sia la Thompson che la premiatissima sceneggiatrice
del film hanno fatto riferimento all’unica biografia esistente su Pamela Travers,
scritta dalla giornalista australiana Valerie Lawson. Quest’ultima afferma che
è proprio l’Australia la fonte di tanti personaggi, paesaggi, situazioni
raccontate nei libri di Mary Poppins. La piccola Helen inventava spesso favole
per le sue sorelle, spaventate da una vita incerta, con una madre rimasta
scossa e fragile dopo la morte del marito, tanto da tentare il suicidio quando
la maggiore delle sue figlie era appena tredicenne. In loro soccorso arriverà
zia Helen. Donna risoluta, seppe infondere sicurezza alle piccole sorelle Goff,
è lei la governante che arriva con il vento dell’est, in una mano l’ombrello
con la testa di pappagallo, nell’altra la borsa di tappezzeria. Personaggio magico e salvifico che riporta
l’ordine e l’amore, usa formule magiche e ha modi spicci; dice frasi senza
senso come “spit spot into bed” e nega qualsiasi concessione al
sentimentalismo. Pamela considerava il sentimentalismo di cui abbondano i libri
per bambini, e i film di Walt Disney, una forma di cinismo, perché non preparano
i bambini alla vita. Ricorda, in questo senso, Jane Austen che predicava nei
suoi libri alle giovinette di tenersi lontane dall’amore romantico, vera e
propria trappola per donne, di affidarsi invece al proprio buon senso nelle
faccende di cuore. Una volta diventata Pamela L. Travers, seppellirà il mondo
magico ma troppo doloroso dell’Australia. Rimarrà dentro di lei come sorgente
creativa a cui attingerà per tutta la vita ma di cui non confiderà mai a
nessuno l’esistenza. Fu anche una seria ricercatrice della mitologia e delle
origini dei miti, scrisse regolarmente sull’argomento collaborando con la
rivista americana “Parabola” di cui fu anche socia fondatrice. Le ricerche sul
mito influenzarono l’altra scrittura, quella per i bambini, più volte intervistata
affermò: ”L’infanzia di cui parlo nei libri di Mary Poppins ha le radici nel
mito e nelle fiabe” e ancora “Mary Poppins è un nome comune ma lei in realtà
viene da un altro mondo, un mondo superiore”. Il figlio Camillus, adottato
ancora in fasce quando Pamela era una single quarantenne, conferma le
aspirazioni frustrate di sua madre di essere riconosciuta a livello accademico.
Le necessità della vita, una donna che doveva crescere da sola un figlio senza
l’appoggio di una famiglia benestante alle spalle, le impedirono di potersi
dedicare come era necessario alla ricerca. Pamela L. Travers fu una donna fuori
dal comune e fuori dal suo tempo. Anticipò perlomeno di trent’anni le amazzoni
del femminismo. Per decenni seguace del maestro Gurdjieff la sua continua
ricerca spirituale anticipò uno degli aspetti esotici degli anni Sessanta e
della Controcultura degli anni Settanta. Anche se si paludò da donna inglese
della middle-upper class era una vera donna dell’outback
australiano, determinata, forte, che non si perdeva in quisquiglie, dalla
salute di ferro. E come ogni australiano che si rispetti, vissuto a stretto
contatto con la natura dell’outback, era rispettosa di quello che non si
vede, del mistero. Per molti aspetti ricorda il suo personaggio Mary Poppins,
come afferma il figlio Camillus: “Mary Poppins is my mum”. La parola più
ricorrente nel definire Pamela L. Travers è: complicata, una donna difficile,
spigolosa prickly. “Eccentrica, aveva questo genio per la scrittura,
un’incredibile fantasia ma c’è un prezzo da pagare per tutto questo infatti era
una donna non proprio con i piedi ben piantati sulla terra” così la definisce
uno dei due fratelli Sherman che lavorò con lei nei quindici giorni che Travers
passò a Los Angeles per lavorare all’adattamento del film animato che Disney aveva in mente per Mary Poppins.
Esattamente il periodo che il film Saving Mr Banks prende in
considerazione. Questa donna autrice di libri per bambini che ebbero fama in
tutto il mondo, costretta dal dissesto finanziario a vendere i diritti del suo
personaggio alla Disney, dopo venti anni di corteggiamenti e di no, come ebbe a
dire il figlio: ” Venderà cara la pelle”. Il film mostra la Travers tener testa
al più grande magnate del cinema, unica donna in un club di soli uomini, difese
con i denti la sua Mary Poppins dall’essere trasformata in una governante tutta
zucchero e sorrisi. Si porterà a casa un contratto milionario con un 5% sugli
incassi che la sistemerà fino alla fine dei suoi giorni, cioè altri trent’anni.
Ma proprio mentre lei si trovava a Los Angeles a mettere a segno uno dei colpi
più fortunati della sua carriera, riuscendo ancora una volta a trasformare una
perdita in guadagno, il figlio Camillus viene arrestato per guida in stato di
ubriachezza. Si apre così un altro capitolo doloroso della sua esistenza.
Pamela aveva commesso l’imperdonabile errore di mentire al figlio adottivo,
egli scoprì di non essere il suo figlio biologico quando, un giorno come un
altro, si presentò alla porta di casa il suo gemello, quello che lei non aveva
voluto adottare 17 anni prima. Gli mentì anche sull’esistenza del padre dandolo
per morto ai tropici quando invece era ancora vivo. La rabbia per queste bugie
portarono Camillus ad una vita da alcolista. Nonostante egli avesse davanti a
sé un brillante futuro, si rifugerà in lavori di poco conto e non offrirà alla
madre alcun motivo di orgoglio. Infatti, la forza di Pamela L. Travers non è di
tutti, ella ha saputo trasformare il dolore della sua infanzia, una sofferenza
prematura che avrebbe spezzato molte, in una fonte di creatività che l’ha
sostenuta e l’ha perfino resa ricca. Il suo genio ha creato un personaggio che
è entrato nell’ Olimpo moderno della letteratura per bambini. Accanto a Peter
Pan e Alice nel paese delle meraviglie, Mary Poppins è destinata a rimanere
nell’eternità.
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