la tigre e il dragone


Vi ricordate il bel film di Ang Lee "La tigre e il dragone"di qualche anno fa? Anzi ormai del 2000. Le
protagoniste sono due donne di generazioni diverse: una trentenne, e Shu Lien una donna matura una guerriera dei monaci erranti. La giovane, Yen Yu figlia di un governatore, è destinata dal padre ad un matrimonio d'interesse; in realtà lei è stata addestrata da Volpe di Giada,la sua nutrice, alle arti marziali. Quando incontra Shu Lien, non può fare a meno di provare invidia per la libertà di cui la guerriera gode ai suoi occhi, infatti la giovane Yen Yu è costretta a nascondere la sua non indifferente abilità come guerriera  dietro la maschera di figlia obbediente e arrendevole ai voleri dei genitori.

L'invidia mista ad ammirazione che la giovane prova per la matura, forte, leale guerriera Shu Lien che incarna un ideale a cui lei stessa aspira, diventa il motore delle vicende che animano la storia e il suo finale drammatico.

Ecco, è proprio a questo film, alla grande acutezza di Ang Lee nell'aver còlto lo spirito del tempo, alla difficoltà di relazione tra queste due generazioni di donne. Ne ha parlato anche Phyllis Chesler nel suo libro "Woman's inhumanity to woman" (2002) dedicandovi un capitolo di ricerche ed esperienze personali.






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