Non è ancora tempo per l'amore

di  Fiorella Connie Carollo

Come pietra paziente (2012) di Atiq Rahimi, co-produzione
Paradiso amaro (2011) di Alexander Payne, USA

Mi ha colpito di questi due film il fatto che i co-protagonisti giacciono per tutto il film in un letto in coma
senza mai dare segni di vita mentre i loro coniugi diventano progressivamente sempre più verbosi.

In Paradiso amaro il coniuge verboso è George Cloney, il paradiso di cui si parla sono le isole Hawaii, la moglie rimane vittima di un incidente in barca ed entra subito in un coma vegetativo, il marito si vede costretto a recuperare il rapporto con le due figlie, una di dieci e l'altra di diciotto anni, ma non si prospetta tanto semplice. Per contenere il dolore e il senso di smarrimento il marito incomincia a parlare alla moglie sul letto in ospedale ma il suo monologo si fa sempre meno dolce e disperato man mano che i problemi con le figlie e certe verità emergono. Rabbia e frustrazione si fanno strada in lui che sempre più spesso aggredisce la moglie impotente e silenziosa.

Analogo percorso ha il film afgano Come pietra paziente -recensito poco più giù- dove invece è il marito ad essere in coma e la moglie che lo accudisce inizia a sentire il bisogno di raccontare al marito la verità sui suoi sentimenti e la loro storia. Sia il marito americano che la moglie afgana mentre il rapporto con il coniuge silente diventa sempre più sincero, vivono parallelamente delle situazioni drammatiche che sembrano diventare il motore del loro cambiamento interiore, della loro apertura sincera. Ambedue decidono di essere sinceri e vicini proprio quando ogni speranza di vero incontro è ormai impossibile, il coniuge impotente e ormai perso alla vita è anche la dichiarazione della loro sconfitta...ma anche della loro nuova libertà.

Conclusione: fin troppo ovvia ma la voglio leggere come un segno dei tempi, come l'ennesima conferma che gli amanti ancora non riescono ad incontrarsi, che il tempo dell'amore è ancora lontano.

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