The Lady. L'amore per la libertà

The Lady. L'amore per la libertà film diretto da  Luc Besson (2011)


La Birmania, chiamata il paese dalle mille pagode d'oro, è stata colonia inglese fino al 1947, uno degli eroi dell'indipendenza birmana fu proprio il padre di Aung San Suu Kyi, subito dopo assassinato da un avversario politico, quando Suu Kyi era appena una bimba di due anni.
Sarà la moglie Khin Kyi a continuare l'operato del marito diventando una figura di spicco fino a ricoprire la carica di ambasciatore in India, dove vivrà e studierà anche Suu Kyi. Dall' India Suu Kyi continuerà i suoi studi in Inghilterra e poi a New York dove ha un incarico per l'Onu e conosce il suo futuro marito, un antropologo inglese.

Suu Kyi non è la protagonista del film anche se il titolo del film The Lady lo fa pensare, i veri protagonisti sono il marito Michael Aris e i loro due figli adolescenti.
Il regista Luc Besson e la sceneggiatrice Rebecca Frayn hanno fatto una scelta di campo, di documentare "dall'altra parte" cioè quella dei famigliari, le vicende dell'orchidea d'accaio, come viene chiamata dai birmani Aung San Suu Kyi.
Le vicende pubbliche di Suu sono documentate dalla stampa da ventanni, da quando nel 1991 le è stato conferito il Nobel per la pace, prima di quella data pochi di noi probabilmente eravamo a conoscenza della sua esistenza. 
Impariamo dal film che fu il marito ad attivarsi per far assegnare alla moglie il Nobel con il preciso intento di farne un arma carica puntata contro il regime militare per impedirgli di far scomparire la moglie come facevano impunemente con gli oppositori politici.

Probabilmente non molti sapevano che Aung San Suu Kyi avesse un marito inglese e due figli che vivono stabilmente ad Oxford, nè che fino al 1988 lei fosse la normalissima moglie di un accademico, una casalinga che cresceva i figli. Ma la loro vita cambiò irrimediabilmente quando nel 1988 vennero raggiunti da una telefonata: la mamma di Suu è all'ospedale a causa di un infarto. Suu fa subito le valige e parte da sola, non sa che non farà più ritorno alla sua casa di Oxford e alla vita così come l'ha conosciuta sino allora.
A Rangoon-ribatezzata dalla giunta Yanoon- l'attende un paese in rivolta che le chiede di mettersi a capo del nascente movimento per la democrazia espressione del desiderio di tanti giovani studenti e intellettuali. Suu Kyi accetta.

Michael Aris muore il giorno del suo 53esimo compleanno il 9 marzo 1999 lontano dalla moglie che vive da sola il lutto nella sua casa di Rangoon. Assieme hanno deciso da tempo che la lotta di Suu Kyi viene prima delle loro singole vite, insignificanti se guardate sullo sfondo delle centinaia di persone che hanno dato la loro vita per la causa della democrazia in Birmania.
Sono rimasti separati dal 1988, si vedranno a periodi,  il Nobel verrà ritirato dal figlio e suo è il discorso d'accettazione, non della madre.

Il film non è un portavoce delle idee di Aung San Suu Kyi ... sembra più un film orientale dove spetta al corpo dire, alle espressioni facciali "documentare"e l'attrice sino-malese Michelle Yeoh, di tanti film d'azione, qui dà l'interpretazione della sua vita, consapevole della grande responsabilità che le è stata data con questo ruolo.

Just in Time for Her Birthday, Aung San Suu Kyi Finally Gives Nobel Speech


The Silence of a Laureate–Will Aung San Suu Kyi Speak Out?

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